
Prima di vedere come rimediare ad errori, vediamo una semplice prassi informatica per limitarne il numero.
Codice QR. Onde ridurre il rischio di errori nel riportare partita iva o codice fiscale del cliente, si posso salvare su una rubrica e soprattutto è possibile acquisire tali dati leggendo un codice QR. Il codice QR può essere generato attraverso il portale “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate e poi condiviso con i fornitori.
Cosa fare in caso di errore nella fatturazione elettronica
Cosa succede in caso la fattura non sia stata inviata correttamente (formato diverso da XML o mancato invio tramite SdI, Sistema di Interscambio). Il documento, considerato non emesso, comporta per chi la emette, una sanzione tra il 90% e il 180% dell’imposta calcolata sull’imponibile della fattura (art. 6 D.Lgs. 471/1997). Il cliente non potrà eventualmente detrarre la spesa. Nel caso una impresa abbia acquistato un bene o un servizio (dunque è cessionario o committente) e abbia ricevuto una fattura irregolare o non la riceva entro 4 mesi dall’operazione, è punita con sanzione che va da un minimo di 250 euro sino al 100% dell’imposta. Ciò è evitabile se il committente/cessionario regolarizzi entro il mese successivo emettendo autofattura con modulo F24 (tipo documento = TD20).
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