ChatGPT: informazioni, test, potenzialità e limiti

In questo post vedremo cosa è ChatGPT e dei test per valutare se sia già in grado di svolgere lavoro impiegatizio. Infine vengono forniti link di approfondimento afferenti agli algoritmi di apprendimento e moderazione.

ChatGPT (acronimo di Chat Generative Pre-trained Transformer) è un chatbot di conversazione con un utenti umani. Questo software è basato su intelligenza artificiale e machine learning (apprendimento automatico) sviluppato da OpenAI.

ChatGPT è un modello linguistico di grandi dimensioni creato con tecniche di apprendimento automatico non supervisionato e poi ottimizzato con apprendimento supervisionato e per rinforzo.

Un elenco di applicazioni non esaustivo: comprendere e rispondere a input in linguaggio naturale; generazione di testo; traduzione automatica; analisi del sentiment (determinare se un testo è positivo, negativo o neutro, utile ad esempio per monitorare i social media); riassunti; classificazione del testo (ad esempio categorizzare fra spam e non spam).

L’utilizzo di un tool di moderazione (una API di Moderation) riduce la probabilità di risposte a domande inapropiate con implicazioni negative. E’ parere dell’autore del presente testo che non sarà mai possibile ottenere risposte completamente neutre in quanto ogni persona trae conclusioni differenti dalla lettura di un testo e ognuno percepisce la realtà in modo diverso ed ogni gruppo sociale ha una specifica cultura, usi e costumi.

Ma ChatPGT è in grado, oggi, di sostituire un impiegato in azienda?

Seguono alcuni test effettuando domande nei seguenti ambiti: informatica, amministrazione del personale e legale.

Per valutare la capacità di ChatPGT di generare codice sorgente per software, ho effettuato una domanda che avrebbe comportato, per un programmatore, uno studio preliminare di concetti di analisi dei dati e linguaggio Python. ChatPGT ha generato in circa un minuto le istruzioni Python per effettuare il download di una serie storica di valori dell’indice azionario Dow J. Industial calcolandone alce medie mobili, uno stocastico e la trasformata di Fourier da mostrare sotto forma di grafico. La domanda dava per scontato che ChatPGT capisse cosa fosse il Dow J.I. nonchè cosa fosse una serie storica e non si forniva il link necessario.

Come da immagine, ChatPGT ha superato il test.

ChatPGT è riuscito anche a presentarsi spiegando chi è e cosa sa fare.

Il chatbot però non è stato in grado di spiegare esattamente come calcolare la retribuzione media giornaliera di una lavoratrice part time verticale.

Nel seguente test ChatGPT è stato capace di creare un articolo riguardante il rapporto fra social media, gameficazione, neurodiritti e pensiero di Michel Foucault. Il risultato è un testo semplice non paragonabile a quanto potrebbe scrivere un filosofo, ma comunque corretto nella forma e di argomenti pertinenti alla domanda alla quale non tutte le persone riuscirebbero a rispondere.

Alla richiesta di previsione dell’andamento dei mercati finanziari, il sistema ha dato una risposta evasiva, molto generica, senza sbilanciarsi.

Alla domanda circa la differenza fra spam e soft spam, il chatbot ha fornito definizioni esatte ma molto generiche, senza la capacità di approfondimento di un laureato in giurisprudenza esperto di diritto della Rete.

Nel complesso ChatPGT ha mostrato la capacità di svolgere una parte cospicua del lavoro di un programmatore e di poter dialogare attingendo allo scibile umano presente in Internet fornendo risposte rapide (meno di un minuto) e spesso corrette. Per quanto attiene a risposte che presuppongono una conoscenza della teoria generale del diritto, delle norme e della prassi, è ancora impreciso e lacunoso.

Considerando però la progressione dei miglioramenti fatti dalle applicazioni di intelligenza artificiale e natural language negli ultimi anni, è altamente probabile che la singolarità, ossia il momento in cui l’essere umano non sarà più in grado di comprendere cosa facciano le macchine e come funzionino, avverrà prima della metà di questo secolo.

Questo software è in miglioramento ed apprendimento continuo. Come di seguito evidente, malgrado alcune imprecisioni emerse nei test, le potenzialità sono enormi.  Basandomi su mie ricerche, sulla mia esperienza professionale e formazione in informatica e diritto, la mia previsione è che entro 10 anni le applicazioni di intelligenza artificiale saranno in grado di sostituire addetti a call center, sviluppatori software e gestire autonomamente un intero servizio di help desk on line di primo livello in vari settori. Per il 2040, come ho previsto in diverse mie pubblicazioni del passato, avremo una disoccupazione di almeno il 40%. Sbaglia chi pensa che questa sia la solita red flag e che ogni nuova tecnologia elimini dei posti di lavoro per crearne di nuovi e diversi. Questa volta la tecnologia è in grado di apprendere e migliorarsi senza bisogno dell’apporto umano.

Per provare ChatGPT si può accedere dal seguente link:

https://chat.openai.com/chat

Per chi fosse interessato a visionare il codice di implementazione degli algoritmi per rinforzo di OpenAI, può farlo al seguente link:

https://github.com/openai/baselines

Interessante anche comprendere meglio i modelli di ricompensa dei modelli focalizzando l’attenzione sulla PPO (Proximal Policy Optimization). La PPO consente a OpenAI di addestrare policy dell’intelligenza artificiale ed è didattica la lettura di:

https://arxiv.org/pdf/1707.06347.pdf

Per chi volesse approfondire il funzionamento dello strumento di moderazione:

https://platform.openai.com/docs/api-reference/moderations

Bibliografia e sitografia:

https://it.wikipedia.org/wiki/ChatGPT [come da accesso del 26feb2023]

https://chat.openai.com/chat [come da accesso del 26feb2023]

https://openai.com/ [come da accesso del 26feb2023]

https://openai.com/blog/chatgpt/ [come da accesso del 26feb2023]

Andrea Gandini, Cyberfuture, Blueditore, 2022

Ray Kurzweil, La singolarità è vicina, Apogeo Education, 15 febbraio 2008.

Ray Kurzweil, https://www.focus.it/tecnologia/innovazione/intelligenza-artificiale-il-duello-tra-musk-e-zuckerberg  [come da accesso del 26feb2023]

https://openai.com/blog/new-and-improved-content-moderation-tooling/ [come da accesso del 26feb2023]

https://platform.openai.com/docs/api-reference/moderations [come da accesso del 26feb2023]

Andrea Gandini è un giurista e programmatore, autore di manuali e saggi. Master di secondo livello in protezione dei dati; perfezionamento in programmazione per giuristi e legal tech; laurea in giurisprudenza; diploma di perito informatico.​​ Responsabile di amministrazione del Personale presso una azienda ove partecipa a progetti di digitalizzazione ed automatismi amministrativi. A livello extra aziendale, svolge occasionali consulenze di office automation e protezione dati. Blog personale: www.dottorgandini.it Il dottor Gandini è autore dei seguenti ebook: Cyberfuture; Il buio oltre il web; Guadagnare con i bitcoin; Cavalca le bolle speculative; Dal CAD al web; Come trovare lavoro e fare carriera in tempo di crisi; Programmatore in 3 giorni. Blog personale: www.dottorgandini.it Progetto: www.normativedatabase.net