Sempre più il mining è effettuato da chi dispone di costosi hardware. Vi sono però progetti che cercano di favorire l’aspetto didattico del mining (nerdminer ad esempio) o di creare gruppi di minatori decentralizzati con progetti open source (esempio Bitaxe). Tra i tanti hardware economici dedicati al mining, ho provato il Lucky Miner LV06.
E’ un miner con 500 G hash rate. Portatile, silenzioso (35 db) e consuma 15w. Permette di minare criptovalute con algoritmo SHA256 (Bitcoin e simili). Ovviamente, date le caratteristiche, non ha la potenza di hardware professionali. Quando lo si acquista, bisogna prestare attenzione al tipo di cavo di alimentazione (da verificare che il modello abbia la spina compatibile con le prese elettriche in uso).
Per configurare il Lucky Miner LV06 connettersi alla rete wi fi del miner:
ssid = Lucky_****
Al posto degli asterischi troverete un numero.
Una volta connessi, potrete accedere alla pagina della configurazione ed impostare: la propria rete wi fi da utilizzare (attenzione, questo miner non accetta ssid contenenti caratteri speciali); la password della rete wi fi; lo stratum url (l’indirizzo del pool da utilizzare); la stratum port (ogni pool ha la sua, vedere esempio nell’immagine seguente); lo stratum user (inserire qui il codice del proprio wallet oppure, se il pool lo richiede, lo user name).
Cliccare su SAVE per salvare la configurazione e poi cliccare in alto su restart.
Bisognerebbe scegliere una criptovaluta sha256 che, al prezzo corrente dell’elettricità (Kwh), abbia un trend di crescita del valore tale da giustificare il costo dell’energia consumata in un determinato orizzonte temporale. Sul breve periodo, in base al test e calcoli fatti, non vi sarebbe guadagno (per il quale sarebbe meglio optare per stumenti più potenti). Ovviamente i calcoli vengono fatti considerando il valore attuale dei btc, non quello futuro e la situazione costi cambierebbe se il miner venisse alimentato con pannelli solari.
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