
Oggi, durante una videoriunione con il team di Eureka Equipe, nella persona del Geometra Carmine Provenzano, valente esperto di progettazione tecnica 3D, abbiamo gettato le basi di un progetto di Smart city per un Comune lombardo. Vogliamo ripensare la smart city costruendola intorno ad una filosofia, a principi e valori per porre i cittadini al centro del progetto. Una città tecnologica ideale.
Oggi la tecnologia e in particolare internet permettono di rilanciare il concetto di città ideale che da secoli percorre la storia dell’urbanizzazione.
In passato, l’idea di città ideale è stata al centro di progetti e dibattiti spesso di stampo utopico.
L’idealista Platone pensò la polis ideale in chiave filosofica (I Dialoghi), ma la città ideale divenne centrale nell’elaborazione architettonica rinascimentale, ricercando la centralità dell’uomo, la proporzione, la prospettiva e l’architettura romana (Sabbioneta è un esempio Rinascimentale di città ideale). Facendo un volo pindarico nella cronologia, arriviamo agli anni ‘70 del Novecento, in USA, quando viene costruita Arcosanti, una città basata su una arcologia (sorta di megastruttura che risolve i problemi abitativi con poca superficie, sviluppandosi verso l’alto).
Dalla storia al futuro.…
Come già visto nel precedente articolo, i tentativi recenti di realizzare città intelligenti non sono stati totalmente olistici con possibili futuri risultati negativi di squilibrio socioeconomico (al riguardo interessante anche la lettura di Ripensare la smart city, scritto da Morozov).
E qui arriviamo al progetto pensato con Eureka Equipe. Vediamo, per iniziare, le soluzioni per le infrastrutture di un paese collinare. Lascio la parola a Carmine Provenzano ed ai componenti di Eureka Equipe:
https://www.eurekaequipe.eu/2019/02/19/la-citta-intelligente/
Fonti:
Hanno-Walter Kruft, Le città utopiche. La città ideale dal XV al XVIII secolo fra utopia e realtà, Laterza, 1990
https://it.wikipedia.org/wiki/Arcosanti